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L’atelier di DeVulgare : perché le lingue locali contano!
Il 29 Novembre 2024 si è tenuto online “L’atelier di DeVulgare”. Concepito come uno spazio virtuale nel quale chi crea arte e contenuto in lingua locale ha avuto la possibilità di parlare del suo lavoro e creare legami con altre ed altri artisti presenti. Le persone coinvolte hanno dimostrato come riescono a far contare le lingue locali nel loro lavoro, ogni giorno.
Lista degli interventi
Fabrizio Caveja “Canzoni, Fiabe e Lingua: il romagnolo nel domani”
Fabrizio, insegnante di romagnolo, musicista, fulesta e autore in romagnolo, ha aperto questa edizione con una dichiarazione d’amore per la sua lingua e la sua terra. Ci ha raccontato il percorso personale che lo ha portato a offrire, oggi, l’unico corso di lingua romagnola. La sua esperienza, a dispetto di miti e credenze, testimonia la presenza di un vivo e crescente interesse da parte di persone di tutte le età e provenienze per l’apprendimento delle lingue locali.
Antonio Fruci (L’A: L’ABC illustrato della grammatica aquilana)
Antonio ha presentato “ L’A”, l’iniziativa tutta aquilana di cui è co-fondatore. Il progetto dimostra che le lingue locali non sono solo una cosa da museo o da accademia, ma possono contribuire in maniera effettiva allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio. L’A infatti produce una vasta gamma di prodotti ispirati alla parlata aquilana. Uno di questi è proprio una “grammatica illustrata”, che, in maniera semplice e divertente, illustra le particolarità di questa lingua. Un ottimo esempio per le tante realtà linguistiche locali!
Emanuela Trovato (#ioparrusicilianu)
Emanuela, attrice e acting coach specializzata in voce e lingua siciliana, ci ha raccontato il suo rapporto con la sua prima lingua, il siciliano della zona di Catania, che ha sempre coltivato con amore, e del suo percorso verso il teatro, come attrice e poi come insegnante, legato alla grande tradizione drammatica della Sicilia. L’intervento si è concluso con una lettura di un brano tratto dalla Centona di Nino Martoglio, ‘L’amuri’.
Juan Vergara (Fora de Mapa e il panorama digitale galiziano contemporaneo)
Juan, politologo attivo a Bruxelles, ci ha portato in Galizia, dove dopo la crisi del 2008 sono progressivamente diminuiti i sostegni statali alla salvaguardia e alla promozione del galiziano. Fóra de Mapa, il podcast che Juan e la sua collega, María Sabarís, hanno fondato e portano avanti, è un esempio di quell”ecosistema digitale” in lingua locale che, come ci racconta Juan, costruisce dal basso per reagire all’assenza delle istituzioni. Nonostante le molte iniziative in questo senso, in Galizia come in molti altri contesti gli ostacoli al pieno sviluppo delle lingue locali rimangono difficili da superare.
Francesca Sammartino e Lorenzo Blascetta (‘Scrivere, cantare, vivere na-našo: forme di resistenza della minoranza croato-molisana’)
Francesca, montemitrese che oggi vive e Zagabria e presidente della Fondazione ‘Agostina Piccoli’, ci ha raccontato le origini della comunità croato-molisano parlante na-našo, una delle dodici minoranze linguistiche-storiche presenti in Italia presente da cinque secoli. Tra le realtà attive oggi c’è la Fondazione presieduta da Francesca, da cui sono nate varie pubblicazioni, tra cui il Dizionario dell’idioma croato-molisano di Montemitro (2000), la Grammatica croato-molisana (2004), e sette raccolte di componimenti poetici. La poesia è uno dei tratti distintivi della popolazione di Montemitro, che, anche grazie al premio letterario istituito dalla Fondazione, conta un sorprendente numero di poeti. L’intervento si è concluso con l’ascolto della poesia in na-našo ‘Povidaj’, di Gabriele Blascetta.
Lorenzo Blascetta, consigliere comunale di Montemitro, ha raccontato la nascita nel 2010 dell’associazione ‘KroaTarantata’, da lui oggi presieduta, che ha ripreso e sviluppato la tradizione musicale e poetica na-našo. Negli anni della pandemia nasce invece ‘Čujemo se’, una web radio nella lingua di Montemitro, che pubblica podcast di ricette, feste tradizionali e molto altro, tutto in na-našo. L’iniziativa più recente è il MAK Festival, che celebra la diversità linguistica di tutti i popoli.
Conclusione: lettura delle poesie in romagnolo della poetessa Annalisa Teodorani.